Mezzi Militari > Carri armati
Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, i progetti dei carri da combattimento sviluppati dai giapponesi non raggiunsero la fama di alcuni aerei o tipi di imbarcazioni da loro prodotti. Tuttavia, bisogna considerare che gli scenari in cui tali carri effettuarono le loro azioni belliche terrestri erano molto particolari e di conseguenza le loro necessità totalmente diverse da quelle di altri Paesi, impedendo di fatto l'introduzione di quelle innovazioni tecnologiche che caratterizzarono invece gli altri eserciti, in particolare quello tedesco.
HA-GO CARRO GIAPPONESE TIPO 95
Versione italiana | 2.04.2020
Uno dei pochi modelli prodotti in Giappone che presero parte ai combattimenti della Seconda Guerra Mondiale fu il carro leggero Tipo 95 "Ha-go". Per sostituire il carro Tipo 89 "Chiro", entrato in servizio agli inizi degli anni Trenta allo scopo di fornire un appoggio alla fanteria, la società Mitsubishi ricevette l'incarico dall'Arma della 62 Cavalleria di progettare e costruire un nuovo modello atto a soddisfare le sue esigenze specifiche. Tenendo come base un limite di peso di sette tonnellate, la ditta giapponese cominciò i lavori, che diedero come risultato il carro Tipo 95 "Ha-go", presentato alla commissione militare nel 1935. Approvato il progetto, questa versione cominciò ad essere realizzata in serie e durante gli otto anni in cui rimase in produzione ne vennero costruite 1.300 unità.
Questi esemplari vennero consegnati sia all'Esercito che alla Marina Imperiali, per sostituire i veicoli più antiquati, tra cui il carro Tipo 89 ed alcuni carri armati leggeri e camion blindati. Gli “Ha-go" della marina, inquadrati nelle forze da sbarco, insieme a quelli dell'esercito giapponese, presero parte a varie operazioni per il controllo di diverse isole del Pacifico, durante le quali conseguirono alcune vittorie, grazie all'assenza dei carri nemici. A partire dal 1942 (anno in cui le truppe giapponesi mutarono la tattica di guerra delle prime conquiste da offensiva a difensiva, per cercare di mantenere il dominio dei territori di cui si erano impadroniti), questi carri vennero utilizzati in missioni anti-sbarco nelle isole occupate dove, in molti casi, vennero interrati nei dintorni delle spiagge e utilizzati come artiglieria fissa protetta, poiché la debole blindatura e la bassa potenza di fuoco li rendevano molto vulnerabili rispetto ai carri medi statunitensi M-4 Sherman.

- A sinistra: Dettaglio della formo della parte anteriore del tubo di scappamento.
- Al centro: Vista dall'alto della torretta, da cui si notano alcuni particolari costruttivi.
- A destra: Vista del cannone principale da 37 mm ed una delle mitragliatrici da 7,7 mm.

- A sinistra: Una grande bandiera giapponese collocata sulla torretta permetteva la facile identificazione del mezzo.
- A destra: Vista della parte posteriore del treno di rotolamento.

- Prodotto a partire dal 1935, il carro conseguì alcune vittorie durante l'occupazione delle isole del Pacifico.

- A sinistra: Fotografia della parte superiore della zona del motore, che in alcuni carri presenta caratteristiche diverse.
- A destra: Dettaglio delle maglie del cingolo e della ruota tenditrice.
- A sinistra: Vista della parte superiore del motore.
- A destra: Vista dall'alto, da cui si può osservare il portello anteriore del conducente.
- A destra: Vista dall'alto, da cui si può osservare il portello anteriore del conducente.
- A sinistra: Inquadratura posteriore, in cui si notano i dettagli dell'assemblaggio tramite rivetti.
- A destra: Dettaglio delle maglie del cingolo e della ruota tenditrice.
- A destra: Dettaglio delle maglie del cingolo e della ruota tenditrice.
Sulla base dei risultati della campagna in Manciuria, nacque una variante del carro dotata di un treno di rotolamento progettato per mantenere rigidi i cingoli, evitando così lo sprofondamento nel terreno morbido; tuttavia, a causa degli scarsi risultati ottenuti, i pochi esemplari trasformati vennero di nuovo convertiti nel modello di base. Inoltre, nel corso del 1942, cominciò ad essere prodotto il carro leggero anfibio Tipo 2 "Ka-mi", realizzato a partire da vari componenti - tra cui la torretta e l'armamento - del modello Tipo 95. Il treno di sostegno del cingolo venne leggermente modificato e lo scafo venne trasformato, allo scopo di ottenere una perfetta tenuta stagna ed un profilo idrodinamico. Per garantire la galleggiabilità del mezzo durante la navigazione, nelle zone anteriori e posteriori si fissavano due enormi cassoni in metallo; per la propulsione in acqua, il carro era dotato di due eliche, azionate da due prese di forza accoppiate al motore, mentre due timoni mobili ne assicuravano la manovrabilità; inoltre, una pompa era incaricata di eliminare le possibili infiltrazioni d'acqua.
CARATTERISTICHE
Il modello Tipo 95 venne prodotto dalla società Mitsubishi e dagli arsenali dell'esercito a partire dal 1935. Concepito a partire da un progetto più avanzato, questo carro presentava le seguenti caratteristiche di base:
peso in assetto da combattimento 7,4 t;
lunghezza 4,3 m;
larghezza 2,08 m
altezza 2,28 m, compresa la torretta del capocarro.
Sul veicolo venne montato un motore diesel da 6 cilindri, progettato sulla base di un modello precedente da 8 cilindri, che sviluppava una potenza di 180 CV, occupava metà della parte posteriore del mezzo ed era provvisto di un sistema di raffreddamento ad aria. Inoltre, questo motore permetteva di raggiungere velocità massime di 40 km/he l'autonomia era stimata intorno ai 260 km che durante il combattimento risultavano però inferiori. Il treno di rotolamento consisteva in due treni di sostegno doppi, composti da due ruote, tenditrice e motrice, e da due rulli di appoggio, lungo i quali scorreva un cingolo progettato per mantenere una buona mobilità su tutti i tipi di terreno.
Il carro era armato con un pezzo da 37 mm, utilizzato in missioni di appoggio ed azioni anticarro e collocato su una torretta centrale blindata che poteva ruotare di 360°.
Nella parte posteriore destra della torretta e nella zona sinistra del frontale dello scafo erano installati degli affusti per mitragliatrici leggere da 7,7 mm, utilizzate, fondamentalmente, con funzione anti-uomo.
- A sinistra: Nella parte posteriore destra si trovavano una delle griglie di ventilazione del motore e la marmitta del tubo di scappamento.
- A destra: Vista frontale di un carro Tipo 95, che permette di osservare alcuni fissaggi e dettagli costruttivi.
- A destra: Vista frontale di un carro Tipo 95, che permette di osservare alcuni fissaggi e dettagli costruttivi.
- A sinistra: Sul frontale si trovava un grosso portello per il conducente.
- A destra: La torretta era progettata in modo che la mitragliatrice puntasse sempre verso la parte destra del carro.
- A destra: La torretta era progettata in modo che la mitragliatrice puntasse sempre verso la parte destra del carro.
- A sinistra: Vista di tre quarti posteriore, che pone in risalto la forma caratteristica di questo carro.
- A destra: Il carro giapponese Tipo 95 "Ha-go" visto dall'alto.
- A destra: Il carro giapponese Tipo 95 "Ha-go" visto dall'alto.
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